
Un gruppo di ricercatori dell'Università del Texas a Dallas ha ideato un chip che potrebbe permettere agli smartphone di vedere al di là di un muro.
Quella che sembra la concretizzazione della promessa degli occhiali a raggi X nasce dall'uso della tecnologia CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor), ormai di utilizzo comune, e dagli studi compiuti in un'area dello spetto elettromagnetico poco indagata, la gamma dei TeraHertz.
Le frequenze che si trovano in questa gamma (tra l'infrarosso e le microonde) riscono a oltrepassare gli ostacoli; i ricercatori americani sono riusciti a utilizzare un microchip CMOS per registrare le immagini ottenute tramite queste onde.
Per evitare questioni di privacy, il team si è concentrato sulla creazione di un dispositivo che funzioni a una distanza massima di 10 centimetri.
Tra gli utilizzi ipotizzati ci sono le ispezioni dei muri, l'analisi dei documenti e la verifica dell'autenticità delle banconote, oltre ad applicazioni mediche.
























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