La motivazione è semplice: per la connettività di quarta generazione negli USA, il tablet di Apple utilizza le bande dei 700 e dei 2100 MHz. Il problema è che in Europa tali frequenze non sono disponibili, e infatti l'LTE europeo - comunque meno diffuso di quello americano - utilizza gli 800, i 1800 e i 2600 MHz.
Ciò pone a Apple un problema che ha due soluzioni: la prima è realizzare una versione europea del proprio tablet; la seconda è spedire in Europa soltanto iPad dotati di connettività 3G che, tramite lo standard HSPA+, arrivano in download al massimo a 42,2 Mbit/s (e in upload a 5,76 Mbit/s).
A far propendere verso questa seconda ipotesi c'è il fatto, già ricordato, della minore diffusione delle reti di quarta generazione nel Vecchio Continente rispetto a quanto si verifica negli USA.
Se, come pare, il debutto in Italia verrà confermato per il 23 marzo (per ora il sito di Apple dice soltanto «Presto disponibile»), tra non molti giorni sapremo quale strada l'azienda di Cupertino avrà deciso di intraprendere. Apple, insomma, potrebbe trovare poco sensata la realizzazione di un iPad LTE in versione europea per un mercato che ancora non è in grado di utilizzare ampiamente questa tecnologia.
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