La nuova Ps4 (o Playstation Orbis), di cui si sono avuto i primi rumors in concomitanza all’uscita della Wii U, sta divenendo sempre più realtà. Tutti si aspettavano che all’evento di E3 si parlasse della PS4 ma le speranze sono state vane. Oggi però, secondo alcuni fonti vicine alla compagnia, scopriamo che la prossima console avrà un processore basato sull’architettura AMD x64 CPU e 28nm AMD Southern Islands, capace di gestire al meglio la potenzialità grafica della console, progetto che deriva dalla FX-8150 AMD CPU e che incorporano sia i componenti CPU e GPU su Die, con una GPU ÷ 28 Nm.
La parte grafica intermente dedicata dovrebbe essere invece gestita dal chip AMD Radeon Hd 7670 e dall’APU A8-3850. Per dirla ancora meglio, avrà una versione modificata dell’APU A8 (che contiente sia CPU con architettura piledriver che la prima GPU), e poi la seconda GPU, la 7670, che lavora insieme a quella integrata nella APU. Ciò si tradurrà in una risoluzione di 4096×2160 pixel. Un ottimo risultato, capace di superare quello delle moderne TV Full HD, ma la ciliegina sulla torta sarà lapossibilità di riprodurre titoli in 3D a 1080p. Ricordiamo che attualmente la PlayStation 3 è in grado di far girare giochi in 3D a “soli” 720p.
La notizia certa è che la PS4 non avrà retrocompatibilità con i “vecchi” titoli della Ps3, proprio per dare una svolta epocale alla nuova console. Altra brutta tegola per noi gamers è che tutti i titoli in vendita saranno legati al nostro account Sony Network Entertainment, così da non poter alimentare il mercato del gioco usato, il GameStop piange.
Sicuramente si parla di un legame stretto con Google – la prova è data dal nuovo Sony Xperia basato su Android – e nel contempo l’abbandono del BlueRay, per favorire la connessione a Internet di banda larga. L’uscita della nuova console è stimata intorno a Natale 2013, addirittura prima della Xbox 720. Nuovi rumors parlano anche di una Ps4 che si avvicina alla Ps Vita, richiamando l’idea della Wii U.
Il prezzo finale di vendità sarà intorno ai 500 dollari. Che fare allora? Gustiamoci il seguente video e aspettiamo:
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