
È una faccenda che si trascina dal 2004, anno in cui per la prima volta l'Antitrust europeo decise di multare Microsoft per comportamento scorretto, ossia in particolare per non fornire ai concorrenti le informazioni necessarie per ottenere la massima interoperabilità con Windows.
Quattro anni dopo, Microsoft ancora non s'era adeguata alle decisioni della Commissione Europea, e così s'era vista piombare addosso un'altra multa, del valore di 899 milioni di euro.
A quel punto, l'azienda di Redmond aveva deciso di provare a comportarsi bene e, dando prova della propria buona volontà, aveva anche chiesto che la seconda multa venisse tolta, o almeno ridotta.
Negli ultimi quattro anni il ricorso è andato avanti senza destare troppo scalpore, e ora finalmente è arrivata la decisione definitiva: Microsoft dovrà pagare la multa, anche se leggermente ridotta.
Il Tribunale dell'Unione europea ha infatti deciso di scontare 39 milioni, portandoo così l'ammontare della multa a 860 milioni; Microsoft dovrà inoltre coprire l'80% delle spese legali dei concorrenti.
























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